Discussioni:Usu di l'assimilazzioni dâ «RD» n «RR»

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Dâ Wikipedia, la nciclupidìa lìbbira.

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manifestoNSI

L’aver inculcato l’idea falsa che siamo sempre stati dominati e che perfino il parrari sicilianu è zaurdu, volgare, rozzo... è funzionale alla devastazione ...

http://www.terraeliberazione.org/manifestonsi.htm



Catanesi nel mondo - Enciclopedia

zaurdu : zotico, rozzo (composto dalla radice del gr. Zao:vivo e da urdu, che puo' derivare dal fr.gourd che significa tonto o stupido, o dallo sp. burdo:rozzo, il vocabolo ha il significato quindi di chi vive rozzamente)

http://www.catanesinelmondo.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=2532



corsarodiz21

zaurdu =contadinaccio, villanzone, zotico: et.? forse da "ssaurdu": metat. di .... "zaurdu"), sorde alla gentilezza, ma pur vivaci nella loro chiassosa ...

http://www.paternogenius.com/pagine/corsaro/dizionario/corsarodiz21.htm


Librincircolo

nostru, sicilianu, è senz'autru zaurdu, pisanti, ... zaurdu: zaurdo è il tamarro, il cafone, si usa anche alle cose, ...

http://www.librincircolo.it/Editorialedialetto.htm

Il Camilleri-linguaggio

Zaurdo (Zaurru, zagurdu): zotico, incivile.

http://www.vigata.org/dizionario/camilleri_linguaggio.html


Zaurdo/a .

Agg. o sost. : di persona poco fine, volgare, maleducata. Proposta da Antonella da Catania (ainsabella@Yahoo.it).

http://espresso.repubblica.it/slangopedia/z


Bada come parli

Format de fichier: PDF/Adobe Acrobat - Version HTML di vent'anni; - zaurdo «cafone» (sic. zzaurdu): è uno zaurdo, di quelli ... (= zaurdo forte); la voce appa-. rentemente oscura si è chiarita alla luce di ...

http://corsisissis.itisarchimede.com/index.php?option=com_docman&task=doc_view&gid=61&Itemid=26

Il Camilleri-linguaggio

Zaurdo (Zaurru, zagurdu): zotico, incivile.

http://www.vigata.org/dizionario/camilleri_linguaggio.html

I contadini siciliani del racconto Il lungo viaggio rivelano la loro ignoranza perché non sanno pronunciare correttamente le parole straniere; dicono: Brucchilin, Nugioirsi, Nuovaiorche,. anziché Brooklyn, New Jersey, New York; “stori” e “farme” anziché “stores” e “farms”. Pur evitando il dialetto, essi usano espressioni e parole di tipo regionale, che tradiscono la loro provenienza: “la casa terragna” (la piccola casa ad un piano), “il cantarano” (il cassettone); “la trazzera” (il sentiero); “zaurro” (villano, bifolco).

Fonti: http://deposit.ddb.de/cgi-bin/dokserv?idn=971917205&dok_var=d1&dok_ext=pdf&filename=971917205.pdf

PAROLE PER CONOSCERSI

Da "Il lungo viaggio" di Sciascia

STORI (STORES) NEGOZI

FARME (FARMS) FATTORIE

BRUCCHILIN BROOKLIN

CASA TERRAGNA CASUPOLA COSTRUITA SENZA FONDAMENTA

ZAURRI GLI IGNORANTI

http://digilander.libero.it/laboratorioeuropa/migrazione/parole.htm

Cominciamo col dire che zavurro non sembra derivare da giaurro, termine che ha avuto ampia diffusione dopo la pubblicazione del poema di Byron, The Giaour (1813). Giaurro è un arabismo di origine turca più che araba e per questo ha meno a che fare con la Sicilia. La voce, dal turco gâur, gâvur, in origine indicava un seguace della religione zoroastriana, poi prese il significato generico di ‘infedele’, ‘pagano’. Questa voce si ritrova occasionalmente in testi antichi veneziani già nel XVI sec. ad indicare i non musulmani. Per quanto riguarda i dialetti, la ritroviamo nel napoletano ciaurru, col significato di ‘corsaro’, ‘turco’, ‘persona insidiosa e intraprendente’; nel calabrese ciavurro, col significato di ‘cialtrone’; nel salentino ciaurru, per indicare le persone che erano rimaste affezionate al regime borbonico. (Fonti: Battisti, Alessio, Diz. Etim. Ital. (DEI); Prati, Voc. Etim. Ital. (VEI); ma soprattutto G. B. Pellegrini, Gli arabismi nelle lingue neolatine, Brescia, 1972). E veniamo alla derivazione di zavurro, ripresa dal Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano di A. Traina, Palermo, 1868. Zavurro (meglio zavurdu) è una deformazione di zagurdu, che significa ‘rustico’, ‘incivile’, ‘zotico’. Deriva da ’ngurdu (con l’apice iniziale) che, in una delle sue accezioni, significa proprio ‘rozzo’, ‘grossolano’. In effetti, ’ngurdu si dice di fune, strumento o simili che non siano flessibili, cedevoli, elastici, quindi di qualcosa di rigido, non flessibile, ma anche di cosa che non è morbida, quindi ruvida. In senso figurato la parola ha anche altri significati negativi: può significare ‘accigliato’ o anche ‘avaro’. Notiamo che sono tutti significati che si possono ricondurre alla nozione di rigidità. Per quanto riguarda l’etimologia, il Traina propone l’alternativa tra una possibile derivazione dal francese gourd, che significa ‘intirizzito’, ‘irrigidito’, e una derivazione dallo spagnolo burdo, che significa ‘grossolano’. Biagio Di Vizio

http://www.corriere.it/Rubriche/Scioglilingua/2005/28ottobre.shtml

Zavurro

Cominciamo col dire che zavurro non sembra derivare da giaurro, termine che ha avuto ampia diffusione dopo la pubblicazione del poema di Byron, The Giaour (1813). Giaurro è un arabismo di origine turca più che araba e per questo ha meno a che fare con la Sicilia. La voce, dal turco gâur, gâvur, in origine indicava un seguace della religione zoroastriana, poi prese il significato generico di ‘infedele’, ‘pagano’. Questa voce si ritrova occasionalmente in testi antichi veneziani già nel XVI sec. ad indicare i non musulmani. Per quanto riguarda i dialetti, la ritroviamo nel napoletano ciaurru, col significato di ‘corsaro’, ‘turco’, ‘persona insidiosa e intraprendente’; nel calabrese ciavurro, col significato di ‘cialtrone’; nel salentino ciaurru, per indicare le persone che erano rimaste affezionate al regime borbonico. (Fonti: Battisti, Alessio, Diz. Etim. Ital. (DEI); Prati, Voc. Etim. Ital. (VEI); ma soprattutto G. B. Pellegrini, Gli arabismi nelle lingue neolatine, Brescia, 1972). E veniamo alla derivazione di zavurro, ripresa dal Nuovo Vocabolario Siciliano-Italiano di A. Traina, Palermo, 1868. Zavurro (meglio zavurdu) è una deformazione di zagurdu, che significa ‘rustico’, ‘incivile’, ‘zotico’. Deriva da ’ngurdu (con l’apice iniziale) che, in una delle sue accezioni, significa proprio ‘rozzo’, ‘grossolano’. In effetti, ’ngurdu si dice di fune, strumento o simili che non siano flessibili, cedevoli, elastici, quindi di qualcosa di rigido, non flessibile, ma anche di cosa che non è morbida, quindi ruvida. In senso figurato la parola ha anche altri significati negativi: può significare ‘accigliato’ o anche ‘avaro’. Notiamo che sono tutti significati che si possono ricondurre alla nozione di rigidità. Per quanto riguarda l’etimologia, il Traina propone l’alternativa tra una possibile derivazione dal francese gourd, che significa ‘intirizzito’, ‘irrigidito’, e una derivazione dallo spagnolo burdo, che significa ‘grossolano’. Biagio Di Vizio

http://www.corriere.it/Rubriche/Scioglilingua/2005/28ottobre.shtml


Il Camilleri-linguaggio

Zaurdo (Zaurru, zagurdu): zotico, incivile.

http://www.vigata.org/dizionario/camilleri_linguaggio.html

Bada come parli

Format de fichier: PDF/Adobe Acrobat - Version HTML di vent'anni; - zaurdo «cafone» (sic. zzaurdu): è uno zaurdo, di quelli ... (= zaurdo forte); la voce appa-. rentemente oscura si è chiarita alla luce di ...

http://corsisissis.itisarchimede.com/index.php?option=com_docman&task=doc_view&gid=61&Itemid=26