Discussioni:San Pancraziu (Brìndisi)
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San Pancraziu Salentinu
[cancia la surgenti]Località: THREPUZZI,SAN PANCRAZIU SALENTINU,LEVERANU,SAN CATADDU,PATU...SALENTU LU SULE LU MARE E LU IENTU
http://www.solobari.it/forum/viewtopic.php?t=81289&postdays=0&postorder=asc&start=30
Santu Pancraziu
[cancia la surgenti]Come te lo spieghi , noi in 500 paganti a gallipoli, voi in 20.000 in via del mare, noi 60 in sardegna voi in 100. Te lo spiego io , il via del mare è riempito in grande maggioranza dagli poppiti dei paisi, che in trasferta non andranno mai. Se c'è un paise più bastardo e leccaculo in tutta la puglia e forse anche in italia, questo è Santu pancraziu. Siete l'unico paise, dove metà della popolazione lecce il culo al brindisi e l'altra metà al lecce . Cosa farete il giorno in cui ,il brindisi e il lecce si affronteranno, la geurra civile? per i neretini, ricordati che in coppa italia a galatina ( città più vicina a voi che a noi, noi in 700 voi in 300. E questo ti deve far pensare....
http://www.ultrastaurisano.it/guestbook/leggi.asp?numeroPagina=1550
Per il santu pancraziu, dichiarati, tifi brindisi, lecce, taranto, visto che vivi vicino a 3 province e non sei nè carne e nè pesce. Fate attenzione al commisario Montalbano.
http://www.ultrastaurisano.it/guestbook/leggi.asp?numeroPagina=1596
San Pancraziu
[cancia la surgenti]Forza Taurisanu allora, ma lu san Pancraziu urtimu ete, uei santi cosimi allora nu fannu effettu, megghiu santu ronzu nesciu
http://www.leccesidentro.it/forum/viewtopic.php?p=91321&sid=5f5da98462a99c95c334338c02587464
Sanpancraziu
[cancia la surgenti]leccesearoma..nu bogghiu difendu lu ereminkione ma va lieggite nu pikka te storia..ca santupietru, turchiarulu, sandonaci, sanpancraziu e cilinu eranu provincia te lecce prima ca brindisi ni li strappasse..quindi cu lecce centra eccomu..te pare brindisinu lu nostru dialettu??? e cmq se dice sanpietranu none sanpietrino :D...ti saluto :)
San Brancatio
[cancia la surgenti]Interessante notare, sempre all'interno, la presenza di acque stagnanti di cui si è pressoché perduta la memoria. Dalle aree a nord di San Pietro Galatino (Galatina), fino al territorio meridionale di Cellino San Marco, si allungavano gli specchi de "Le Palude", acque chiuse in depressioni, temute per le infezioni malariche. Altre paludi sono visibili in una zona al centro di un cerchio ideale, segnato dai paesi di Francauilla, Neuiano, Culpazzo, Sourrano, Sanaria, centri abitati facilmente traducibli nelle denominazioni attuali. Taviano aveva uno specchio isolato. Considerevoli invece gli acquitrini e le paludi sulla costa adriatica di fronte a Lecce: sette sotto le sabbie del litorale, uno interno (e di dimensioni notevoli), un altro più a nord, tra San Pietro Vernotico e Torre Rinalda. Gli altri erano nel territorio di Taranto e a sud delle colline di Ostuni. Cospicui i territori forestati: che anzi, proprio dalla presenza di fitti boschi prendevano il nome, com'è il caso de "La Macchia", sopra Craparica (attuale Caprarica), de "Il Bosco", tra Sandonaci, Guagnano e San Brancatio (San Pancrazio, Salentino dei nostri giorni). Boschi anche dietro lo zoccolo delle colline di Matino, fino al territorio di San Demetrio (un'ormai dispersa, piccola colonia albanese); e altri boschi oltre l'Arneo, fino a San Giuliano; nell'interna Torre Santa Susanna: grandi macchie verdi destinate a cadere per la caccia ai briganti, per le indiscriminate distruzioni che si ebbero quando si strappò anche un solo fazzoletto di terra per la poverissima agricoltura di Terra d'Otranto.
http://www.bpp.it/apulia/html/archivio/1976/II/art/R76II009.html